Àncora.
La mia salvezza. Spiraglio, bagliore, la mia nave sull'orizzonte opaco e quieto, le mie ali su un'indolente depressione del mare immenso e senza ragione. Come descriverti altrimenti? Come credere d'inverno al caldo di luglio? Ho paura delle tempeste invernali e so che sono le mie uniche compagne, non credo al brillìo del sole sull'onda e alla meraviglia dell'isola baciata dal sole. Sparisce, sparisce tutto nel cielo. Non aveva corpo, non aveva vita. Il luogo del lungo inverno infinito è dentro la mia anima e intorpidisce anche alla luce del sole.